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Il bulltrain: smontare un tir per fare fitness

fitnessSi chiama bulltrain perché a detta dell’inventore segue il principio del toro nella lotta, ovvero si procede nell’allenamento a testa bassa e senza mai fermarsi un attimo ed è la nuova tendenza di fitness che ha conquistato la Colombia. Di cosa si tratta? Il principio è molto semplice, eco friendly e soprattutto permette di ottenere un corpo da urlo come vuole la tradizione sudamericana.

Per comprendere il bulltrain dobbiamo fare un piccolo passo indietro e considerare che la Colombia è uno dei paesi del Sud America dove c’è il maggiore divario fra la ricchezza del popolo, ovvero dove i ricchi sono molto ricchi e i poveri sono molto poveri. Il ceto medio fatica ad emergere e il bulltrain si propone di affrontare una questione ecologica, come la pulizia delle discariche, abbinandola ad un fitness dai tratti popolari. Chi sceglie di attuare questa disciplina è chiamato a sollevare i copertoni che si trovano nelle mille discariche a cielo aperto disseminate nella città, oltre che a prenderli letteralmente a bastonate (è la parte dedicata a scaricare lo stress) ma anche a correre fra un percorso a ostacoli, ad alzare gomme di camion come pesi oppure a spostare tronchi di sequoie e pezzi di autobus abbandonati.

L’ideatore di questa nuova tipologia di fitness si chiama Juan Camilo Rìos e precisa che il bulltrain sfrutta leggi fisiche ben precise e si propone decisamente amico della natura, in primis perché gli allievi ripuliscono e donano una seconda vita agli oggetti abbandonati e, in secondo luogo, perché l’attività fisica viene sempre eseguita all’aperto, ossigenando il corpo ed evitando di creare palestre al chiuso. Per adesso il bulltrain sta spopolando nel luogo dove è nato, ovvero a Medellín, città del dipartimento di Antioquia, nel nord del Paese, ma molto probabilmente la disciplina potrà diventare famosa in tutta la Colombia e addirittura essere esportata, in quanto chi l’ha provata afferma di avere ottenuto ottimi benefici, sia dal punto di vista psicologico sia fisico. Il bulltrain non dà un attimo di tregua, poiché chiede di pompare i bicipiti, poi di fare dei percorsi ad ostacoli e ancora di alzare pesi molto intensi, che non vengono quantificati in chili come al bilanciere, ma che promettono di costruire un fisico asciutto e molto allenato. Il tutto con pezzi di scarto, rifiuti e pezzi di macchine che altrimenti rimarrebbero abbandonati chissà per quanto tempo ancora.

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