Gli analisti stanno mostrando delle valutazioni piuttosto positive su Salini Impregilo, società forte di ordini che nei primi 9 mesi del 2017 ha raggiunto quota 4,3 miliardi di euro, di cui oltre il 50% nel mercato statunitense grazie alla controllata Lane, come risultato della strategia di crescita in aree che offrono maggiori opportunità di sviluppo e minor rischio, come gli Stati Uniti.
Peraltro, alla prestazione di business si aggiungono i risultati della componente finanziaria, mediante l’operazione di rifinanziamento del debito corporate a medio lungo termine per un ammontare complessivo di circa 1,1 miliardi di euro, che comprende l’emissione di obbligazioni per 500 milioni di euro al tasso dell’1,75 per cento, un livello che è ovviamente giudicato di buona convenienza non solo dalla società, quanto anche dagli analisti che si sono occupati dell’azienda.
Non è un caso che sia sempre più chiaro che tale operazione sia stata decisiva per rafforzare ulteriormente la struttura finanziaria del Gruppo e di ottimizzare il profilo temporale delle scadenze del debito. In miglioramento sembra altresì essere il profilo di business del gruppo, che ha aumentato la dimensione sul mercato con una più ampia diversificazione geografica e una minore concentrazione dei principali progetti, migliorata ulteriormente nel terzo trimestre dello scorso anno.
Sempre secondo quanto affermano gli analisti di ISP, tali risultati positivi si inquadrano in una situazione di espansione, a livello globale, del settore delle infrastrutture, che rivela oggi l’esistenza di prospettive di ulteriore crescita nel corso del prossimo futuro a breve e a medio termine. Alla luce di questo scenario, peraltro, la maggior parte degli osservatori sembra essere concorde nel poter confermare la visione piuttusto positiva sul titolo di Salini Impregilo.