Salini Impregilo ha pubblicato una serie di dati relativi all’andamento del proprio business, dal quale emerge come gli ordinativi alla fine del mese di marzo erano pari a 1,5 miliardi di euro, e che successivamente, a metà maggio, erano saliti a 2,2 miliardi di euro. Le gare in attesa di aggiudicazione, ha poi precisato la società, superano i 9 miliardi di euro e includono progetti per 700 milioni di euro , nei quali la società si è classificata come migliore offerente.
Alla luce di quanto sopra, la società ha dunque ritenuto poter confermare gli obiettivi che aveva precedentemente indicato per l’intero anno: ne consegue che il fatturato dovrebbe registrare un incremento del 10 per cento rispetto a quanto maturato nel corso del 2016, chiuso con 6,12 miliardi di euro.
In ambito internazionale, la società ricorda come a seguito dell’acquisizione dell’americana Lane, gli Stati Uniti sono diventati il maggiore mercato di riferimento per il gruppo, e che le prospettive di crescita del comparto delle infrastrutture statunitensi sono molto promettenti. Tra le altre aree in cui la società risulta essere particolarmente impegnata, ribadiamo come vengano stimate interessanti prospettive di crescita in Medio Oriente, dove i paesi del Golfo continuano a spendere sui progetti ad alto tasso di innovazione, tanto che diversi sono in fase di studio e potrebbero essere assegnati nei prossimi anni.
Tra gli altri mercati, quello australiano viene indicato essere forte di un discreto potenziale per la società grazie al maxi-piano di investimenti implementato dal Governo per i prossimi dieci anni (75 miliardi di dollari destinati a nuove infrastrutture). In Italia, invece, il settore delle infrastrutture ha registrato nel 2016 il suo nono anno di declino complessivo, ma il 2017 potrebbe finalmente segnare un anno di ritorno alla crescita.