In Francia la stima finale per l’inflazione di novembre conferma l’accelerazione del CPI a +0,7 per cento su base annua dallo 0,5 per cento su base annua di ottobre con il dettaglio delle componenti che mostra contributi positivi principalmente da alimentari ed energia. Il dato mensile ha segnato una variazione piatta a 0,0 per cento su base mensile, rimanendo pertanto stabile rispetto al periodo di confronto precedente.
A completare il quadro dei dati nazionali per gli indici di prezzo sarà l’inflazione italiana che dovrebbe confermare il recupero a +0,1 per cento su base annua in novembre, come già evidenziato dalla stima flash. A livello aggregato invece, per la zona euro, sono attesi i numeri relativi alla produzione industriale che in ottobre dovrebbe far registrare un ritorno alla crescita dal -0,8 per cento su base mensile precedente a +0,1 per cento mese su mese.
Il dato sintetico, anche alla luce dei numerosi rimbalzi visti a livello nazionale per l’attività in ottobre, dovrebbe segnare un miglioramento dopo l’ampia correzione di settembre che peraltro lascia il trend di medio periodo su un sentiero positivo vista la buona performance cumulata nei mesi estivi.
Per quanto concerne i prossimi giorni, non sono molti i dati macro in corso di uscita. L’evento principale sarà naturalmente rappresentato dal FOMC meeting di domani, che dovrebbe deliberare l’aumento dei tassi fed funds di 25 punti base. L’attenzione sarà comunque incentrata sul futuro: dando per assodato il fatto che domani la Fed aumenterà i tassi di interesse di riferimento, rimane da comprendere quale potrà essere l’atteggiamento dell’istituto monetario nel corso del prossimo futuro, con l’impressione che prevarranno i comportamenti e gli approcci di grande cautela.