Stando a quanto dichiarato dal presidente Roberto Nicastro, la chiusura della procedura di cessione delle quattro “good bank” nate dal salvataggio di Banca delle Marche, Banca Etruria, Cassa di risparmio di Ferrara e Cassa di risparmio di Chieti arriverà a ridosso del termine previsto del 30 settembre o appena dopo. Dunque, si sta avvicinando a grandi passi il momento della verità per le good bank e per il loro futuro, con gli istituti che intanto hanno chiuso il 1° semestre con una perdita lorda complessiva di 133,9 milioni di euro.
L’attenzione, all’interno del settore bancario, non è certamente solo per le quattro good bank nate dal salvataggio discusso. Molta parte del focus si è infatti incentrato su Monte dei Paschi di Siena, con il consiglio di amministrazione che ha confermato la nomina a CEO di Marco Morelli, in sostituzione del dimissionario Fabrizio Viola. Si è svolto intanto proprio ieri l’incontro in BCE per discutere del cambio alla guida. Secondo l’agenzia di rating DBRS, l’improvvisa uscita di scena di Viola aumenterebbe l’incertezza sull’operazione sul capitale da 5 miliardi di euro con contestuale cessione di sofferenze annunciata dalla banca a luglio.
Dunque, in attesa di comprendere che cosa potrebbe accadere ai vertici dell’istituto di credito toscano, bene puntellare di altri elementi di incertezza il già delicato equilibrio della ripatrimonializzazione della banca senese, i cui ultimi sviluppi rischiano di complicare – e non poco – il quadro di ripresa. La situazione dovrebbe chiarirsi nel corso dei prossimi giorni, anche se difficilmente, fino alla fine del mese, si avranno elementi di valutazione aggiuntiva utilizzabili per poter orientare i propri business da investitori.