La riforma delle Bcc promette di cambiare radicalmente il sistema bancario italiano, improntato su tantissime banche del territorio che, in alcuni casi, hanno dato vita a episodi di gravi criticità. Ma in cosa consiste?
Cominciamo con il ricordare che, sulla base della riforma, le banche di credito cooperativo dovranno entrare a far parte di un gruppo bancario unico, sotto una capogruppo avente dotazione patrimoniale di almeno un miliardo di euro, e con la possibilità per gli enti entrati nel gruppo di recedere. Le banche territoriali potranno restare svincolate svolgendo attività solo nella propria area.
Ancora, la riforma prevede per le banche di credito cooperativo con patrimonio netto superiore a 200 milioni di euro (sono la netta minoranza, considerato che si tratta di una popolazione di sole 14 unità su 300 totali circa) di non entrare nel gruppo bancario unico, dietro la trasformazione in spa; viene in questo caso mantenuto carattere mutualistico e le riserve della singola bcc restano indivisibili.
Si ricorda, in tal proposito, che la valutazione del patrimonio sarà fatta sui dati al 31/12/2015 e che per poter esercitare l’opzione le banche hanno 60 giorni di tempo dall’entrata in vigore del decreto, dietro pagamento all’erario di un’imposta straordinaria del 20% sul totale del patrimonio netto
Nel Dl banche si parla inoltre di anatocismo: gli interessi saranno calcolati al 31 dicembre di ciascun anno, escludendo la possibilità di conteggi infra annuali. L’addebito delle somme in sorte capitale verrà effettuato a 60 giorni dopo la chiusura dell’anno, mentre gli importi a credito saranno disponibili per il cliente dal 1° gennaio.
Tra le altre novità, anche lo sbarco di un’imposta fissa di registro a 200 euro per il privato che compra casa in ambito di asta giudiziaria (rimpiazza la precedente aliquota del 9%) e la possibilità di poter proroga di 48 ore (per un totale di 7 giorni) il tempo utile per usufruire dello sconto del 30% sull’accredito di una multa saldata con pagamento tramite servizi di home banking.