Forse non tutti sanno che all’interno di un cantiere edile è obbligatorio, per legge, posizionare un certo numero di bagni chimici. A regolamentare questo ambito è una norma europea, entrata in vigore nel nostro Paese nel 2012. Chiunque si trovi a dover allestire un cantiere deve tenere conto di questa norma per quanto riguarda il numero di bagni chimici disponibili.
Quanti e dove
Il numero dei bagni chimici presenti all’interno di un cantiere deve essere direttamente correlato al numero di addetti che operano in quell’ambito quotidianamente. In particolare ogni singolo bagno chimico è adatto ad essere utilizzato da un massimo di 10 persone ogni giorno. Quindi in un cantiere con meno di 10 addetti deve essere presente almeno 1 bagno, mentre il numero aumenta all’aumentare delle persone coinvolte. In questo conteggio si devono considerare non solo i veri e propri operatori, ma anche tutti gli addetti di altre aziende, che periodicamente possono giungere in cantiere. È quindi facile superare i 10 addetti, anche per cantieri di dimensioni modeste. I bagni chimici devono essere posizionati a meno di 100 metri dal posto di lavoro del singolo addetto, con almeno un bagno ogni 2 piani di sviluppo del cantiere stesso.
Come allestire un punto servizi
Ci sono cantieri in cui nelle vicinanze si trovano dei bagni veri e propri, come avviene ad esempio nelle abitazioni in fase di ristrutturazione che non coinvolga tutti gli impianti. Solitamente però si utilizzano servizi di noleggio bagni chimici per cantieri. Si tratta di aziende che si occupano esclusivamente di questo tipo di prodotto, per i cantieri ma anche per fiere, concerti o eventi di vario genere. L’azienda si occupa non solo di installare i bagni chimici, in modo adeguato, ma anche di svolgere la manutenzione periodica e il ritiro alla chiusura del cantiere. Per un’impresa edile l’opzione del noleggio è la migliore possibile, anche perché ha così la certezza di avere a disposizione bagni chimici sempre in perfette condizioni, a norma e con la corretta manutenzione periodica.
La manutenzione dei bagni chimici
Le norme oggi in vigore prevedono l’igienizzazione del bagno chimico dopo una media di 100 utilizzi, si tratta di una frequenza periodica abbastanza stringente. Facendo un rapido calcolo delle medie di utilizzo, l’azienda che si occupa della manutenzione ha l’obbligo di pulire ed igienizzare completamente queste installazioni ogni 5 giorni di utilizzo continuativo (si considerano le 8 ore lavorative pari ad una giornata); a volte le aziende effettuano questa attività sostituendo il bagno con uno igienizzato presso la loro sede. Una pulizia periodica è poi prevista quotidianamente, anche se è possibile pattuire con l’azienda di gestione dei bagni chimici differenti intervalli tra una pulizia e l’altra. Quando l’addetto raggiunge il cantiere si deve occupare di rimuovere i rifiuti presenti all’interno del bagno chimico, di svuotare i serbatoi dai reflui e di igienizzare tutte le superfici interne. Oltre ovviamente a rifornire in caso di bisogno di prodotti di consumo, quali sapone e carta igienica. Si ottiene così un bagno sempre pulito e in perfetto stato, per l’uso quotidiano da parte di tutti i lavoratori del cantiere.