La faringite acuta è una condizione di infiammazione acuta delle tonsille e della faringe. La maggior parte dei casi sono di origine virale e non richiedono l’antibioterapia. Lo streptococco di gruppo A è la principale causa batterica e colpisce soprattutto i bambini dai 3 ai 14 anni.
La febbre reumatica acuta, una grave complicazione tardiva della faringite streptococcica di gruppo A (GAS), può essere prevenuta con l’antibioterapia. Uno degli obiettivi principali nella valutazione della faringite acuta è dunque quello di identificare i pazienti che necessitano di antibioterapia.
Per quanto attiene le sue caratteristiche cliniche, quelle più comuni a tutti i tipi di faringite sono il dolore alla gola e disfagia (difficoltà di deglutizione), con o senza febbre.
Vi sono poi alcune caratteristiche specifiche, a seconda della causa. In particolare, nelle forme comuni, la faringite eritematosa (gola rossa) o essudativa (gola rossa ed essudato biancastro): poiché questa comparsa è comune sia alla faringite virale che alla faringite, è opportuno utilizzare un punteggio clinico che permetta di identificare i bambini ad alto rischio di tale condizione. Il punteggio di Joachim sembra ridurre l’uso empirico di antibiotici in contesti in cui non sono disponibili test rapidi.
Nei pazienti di età superiore ai 14 anni, la probabilità di faringite GASè bassa. La mononucleosi infettiva (IM) dovuta al virus di Epstein-Barr dovrebbe dunque essere sospettata negli adolescenti e nei giovani adulti con estrema stanchezza, adenopatia generalizzata e spesso splenomegalia. La faringite eritematosa o essudativa può anche essere associata a gonococco o infezione primaria da HIV. In questi casi, la diagnosi è principalmente determinata dall’anamnesi del paziente.
Possiamo poi individuare condizioni come la faringite pseudoemembranosa (tonsille rosse/faringe ricoperte da una falsa membrana bianca grigiastra aderente), la faringite vescicolare (grappoli di piccole vescicole o ulcere sulle tonsille), di natura sempre virale (virus coxsackie o infezione erpetica primaria) e ancora la faringite ulcero-necrotica, con chancre sifilitico duro e indolore delle tonsille; ulcera tonsillare morbida alla palpazione in un paziente con scarsa igiene orale e alito maleodorante (tonsillite di Vincent).