La legge sui seggiolini antiabbandono è diventata operativa. Questo significa che partire dal sei marzo le sanzioni previste dalla legge 117/2018 potranno colpire gli automobilisti che non si sono conformati. Dalla promulgazione di questa legge c’è stato un certo caos perché la norma lasciava da chiarire molti aspetti della faccenda.
Le questioni non chiare della legge antiabbandono
Per esempio ancora non è chiaro quali siano i rivenditori affidabili sul mercato dato che il sito messo appunto dal Ministero dei Trasporti. La piattaforma serve per inoltrare la richiesta del bonus d’acquisto del seggiolino anti abbandono e avrebbe dovuto prevedere una sezione dei rivenditori autorizzati. Il punto è che in commercio trovi sia i dispositivi indipendenti che i seggiolini antiabbandono integrati, per cui la confusione da parte dei genitori è stata alimentata dal dubbio di quale dei due fosse ammesso in auto.
In realtà sono ammissibili entrambi i dispositivi a patto che siano costruiti per attivarsi autonomamente, ad auto spenta, quando il conducente si allontana. Questo è stato un problema per chi possiede un’auto ad alimentazione elettrica non continua e che, una volta spenta, non invia corrente ai dispositivi collegati. Per questo il seggiolino antiabbandono che si alimenta con il cavetto nell’abitacolo non si attiva in questa tipologia di automobili e si deve optare per i modelli a batteria.
Dispositivi integrati e indipendenti
Inoltre i dispositivi indipendenti, ovvero quelli da riporre sotto il seggiolino, sono ancora considerati a rischio per un piccolo vuoto normativo in termini di omologazione. Il punto è che se un seggiolino è venduto come omologato cosa succede all’omologazione quando questo viene aggiunto di un pezzo esterno come il tappetino con il sensore antiabbandono? Di chi può essere la responsabilità in caso di danno o incidente? L’omologazione dei seggiolini rischia di essere invalidata dall’inserimento sotto la seduta dei dispositivi indipendenti. Ovviamente un tappetino con un piccolo sensore non inficia le protezioni del seggiolino ma da un punto di vista normativo questo rappresenta sicuramente un intoppo.
Per il momento sappiamo che la norma è ufficiosamente in vigore dal 20 febbraio e che sono stati concessi quindici giorni di moratoria per l’adeguamento. Dopo il sei marzo le multe saranno ufficiali e gli agenti preposti al controllo dovranno verificare che il sensore sia attivo e che in caso di abbandono dell’auto questo si attivi automaticamente senza alcuna azione manuale da compiere da parte di chi guida.
Multe e altre informazioni utili
Si rischiano dagli ottanta ai trecento euro di multa, senza contare cinque punti sulla patente. La legge prevede che l’acquisto del seggiolino o del dispositivo antiabbandono sia supportata da un fondo di cinque milioni di euro stanziati dal Governo. Ogni richiedente potrà avere un bonus del valore di trenta euro per il rimborso dell’acquisto o come voucher spesa. I bonus saranno erogati a esaurimento scorte e possono essere richiesti, con le proprie credenziali Spid, direttamente dal sito BonusSeggiolino messo a disposizione dal Ministero.
Fonte: https://dispositiviantiabbandono.com/