Di buco nero si parla con sempre più costanza anche tra i meno esperti di astrofisica, considerato che si tratta di un vero e proprio punto di riferimento nella nuova frontiera dello studio in materia.
“Oggetto” spaziale contraddistinto da una fortissima attrazione, ha dimensioni che dipendono dalla massa. In ogni caso, un buco nero è l’oggetto più compatto concepibile, con una massa non paragonabile a qualsiasi altro tipo di elemento. Proprio per la sua elevatissima forza di gravità in un buco nero nulla, nemmeno la luce, può uscire da un confine definito “orizzonte degli eventi”. Considerato che attualmente non disponiamo di nient’altro che la luce come confine della velocità, ne deriva che non possiamo ad oggi ipotizzare che cosa potrebbe “uscire” dal buco nero.
Nel corso del tempo, inoltre, un buco nero diventa sempre più grande, inghiottendo materia. Tra gli aspetti di maggiore complessità, per i neofiti, e di maggiore fascino, per tutti, vi è poi il fatto che nel buco nero il tempo “scorre dal passato verso il futuro” anche se, nei pressi dell’orizzonte degli eventi, il tempo scorre più lentamente rispetto al resto del cosmo. Una distorsione del tempo che già Einstein ebbe modo di intuire, e che oggi costituisce uno degli aspetti più incredibili di tutta la vicenda.
Per quanto attiene poi il suo aspetto, un buco nero è sostanzialmente invisibile e l’unica cosa che si nota è l’effetto della sua gravità, che attira le stelle vicine. La sua nascita è varia, poiché ci sono diverse tipologie di buchi neri: quelli di origine stellare, per esempio, si formano nelle fasi finali (supernova) di una stella di grande massa. Infine, il buco nero “muore” evaporano dopo un tempo lunghissimo, oppure si trasforma in un buco bianco. A proposito, cos’è?
Il buco bianco ha le stesse dimensioni di un buco nero di pari massa, ma a differenza del buco nero nulla, nemmeno la luce, può entrare. È dunque, per certi versi, l’opposto del buco nero, che attira tutto a sé, ma non fa uscire niente. Nel corso del tempo un buco bianco diventa sempre più piccolo, espellendo materia. Qui il tempo non cambia, continuando così a scorrere dal passato al futuro (e il tempo scorre più lentamente rispetto al resto dell’universo anche in prossimità del buco bianco).
Per quanto attiene il suo aspetto, un buco bianco che non sta espellendo materia, appare esattamente come un buco nero. la sua nascita è generalmente ipotizzata dalla trasformazione di un buco nero, che si trasforma con un processo quantistico che è paragonabile al decadimento radioattivo. La sua morte, così come il buco nero, avviene per “evaporazione”. Il buco bianco finirà infatti la sua vita espellendo materia, oppure (forse) ritrasformandosi in un buco nero.