I ragionieri sono professionisti che aiutano persone e aziende a conservare e analizzare dati economici e finanziari, rispettando le leggi e i regolamenti fiscali e supportando alcune decisioni di spesa. Grazie alle numerose aree di riferimento, oggi i ragionieri possono specializzarsi in numerosi campi: si pensi a chi si dedica alla contabilità pubblica, oppure a coloro che si specializzato in contabilità di gestione, e così via. Ma che tipo di formazione è richiesta per diventare un ragioniere?
La maggior parte dei lavori contabili richiede almeno un diploma di ragioneria o una laurea in ambito economico. In Italia sono numerosi gli istituti tecnici e le università che offrono programmi di contabilità particolarmente competitivi, includendo nozioni di principi contabili, finanza, gestione, economia, statistica e non solo. A quanto sopra si aggiunga l’importanza di imparare a lavorare con sistemi e strumenti contabili come fogli di calcolo e database.
Per quanto concerne le prospettive di lavoro, molti ragionieri e revisori contabili trovano lavoro in aziende o enti pubblici, sebbene non sia certamente esclusa la possibilità di compiere un lavoro da libero professionista.
Peraltro, molti ritengono che i lavori legati alla contabilità siano mestieri “a prova di recessione”, considerato che in ogni contesto economico individui e organizzazioni dovranno comunque tenere la contabilità e pagare le tasse! Al di là di ciò, è purtroppo evidente come durante la recente crisi molti posti di lavoro in questo settore siano andati persi.
Per poter fare la differenza in questo ambito, diviene dunque importante specializzarsi e conseguire dei valori aggiunti rispetto alla “concorrenza”. Meglio pertanto acquisire delle conoscenze di base, ma poi scegliere il ramo a cui dedicare il proprio successivo impegno!