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Investire in criptovalute, è NEO the next big thing del 2018?

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blockchainSe volete investire in criptovalute, e volete farlo con un asset che potrebbe regalarvi importanti soddisfazioni, fareste bene a non sottovalutare NEO, spesso frettolosamente definito come “il Bitcoin cinese”, ma in realtà una pionieristica criptovaluta con gli occhi a mandorla in grado di imporsi nel mainstream in maniera piuttosto interessante.

Attualmente, secondo i dati forniti da CoinMarketCap, NEO è posizionato ai margini della top ten delle 10 criptovalute più capitalizzate al mondo: una 11ma posizione forte di un prezzo che – al momento della scrittura del presente approfondimento – ammonta a circa 64 dollari, con capitalizzazione di mercato di quasi 4,2 miliardi di dollari, e un volume di trading giornaliero di circa 111 milioni di dollari. Sebbene le spinte progressive di questo asset non siano certamente le più brillanti del comparto criptovalutario (insomma, c’è chi ha fatto di meglio) è anche vero che il fatto che NEO sia già l’11ma criptovaluta più importante del mondo, e stia mettendo seriamente nel mirino la top ten, costituisce un elemento che dovrebbe farvi per lo meno valutare questo interessante elemento criptovalutario.

Ma perché investire in NEO? E perché NEO potrebbe rappresentare un ideale completamento del portafoglio valutario che potete costruire con un broker di primo piano come IQ Option, la cui recensione di opzionibinarie.org vi consigliamo di leggere?

Innanzitutto, a differenza della maggior parte delle criptovalute, la blockchain di NEO non è completamente decentralizzata e quindi non può dunque mai divenire oggetto di fork, come invece capitato alle più celebri criptovalute come Bitcoin e Ethereum. Da Hongfei, il creatore di NEO, ha inoltre sviluppato la piattaforma rispettando le regolamentazioni cinesi, e la sua metodologia di codifica permette di aggiornare e di modificare la rete senza passare attraverso il processo di consenso dell’utente.

Secondo il sito ufficiale di NEO, “NEO è un progetto blockchain senza scopo di lucro, basato sulla comunità che utilizza la tecnologia blockchain e l’identità digitale per digitalizzare le risorse, per automatizzare la gestione delle risorse digitali utilizzando contratti intelligenti e per realizzare un’economia intelligente con una rete distribuita”. Un’affermazione ambiziosa, che tuttavia non è solo una vetrina di intenti, quanto un’effettiva potenzialità innovativa in mano alla startup cinese.

Stando al report mensile di aprile, pubblicato dal team di sviluppo NEO, New Economy Labs (NEL), sono inoltre in corso di sviluppo alcuni importanti passi evolutivi dell’ecosistema NEO, come ad esempio l’interfaccia firmware del wallet hardware di NEODUN, e il miglioramento della tutela tecnologica online, per permettere agli utenti di importare chiavi private attraverso canali ancora più sicuri.

Altri miglioramenti hanno riguardato Switcheo, il primo exchange decentralizzato di criptovalute NEO. Secondo i dati della stessa compagnia, nella prima settimana di lancio di Switcheo, il volume degli scambi è stato superiore a 2 milioni di dollari: in effetti, l’exchange è riuscito a passare al quarto posto tra i primi Decentralized Exchange (DEX) dopo Ethfinex, Idea e Cobinhood. Oltre ai token ERX20, gli utenti della piattaforma Switcheo possono effettuare transazioni con 20 token NEP-5, inclusi NEO, Switching Token (SWH), GAS, TheKey (TKY), Bridge Protocol (IAM), Red Pulse (RPX), DeepBrainChain (DBC) e Trinity (TNC).

Ancora, ricordiamo che la versione 2 dello scambio Switcheo Public Beta è ora accessibile su NEO TestNet e che per poter utilizzare tale piattaforma, gli utenti devono avere un wallet a scopo di test, che può essere creato con NEOTracker o Portafoglio Neon. Dopo aver creato il wallet, gli utenti possono dunque passare alla piattaforma Beta e pertanto switchare da MainNet a TestNet. Riceveranno token TestNet a scopo di test. Secondo un annuncio di Switcheo, un ETA per il MainNet è in attesa di rilascio il 18 maggio 2018. Si prevede inoltre che gli elenchi dei token aggiuntivi verranno rilasciati nell’exchange proprio quel giorno.

Insomma, a margine di quanto abbiamo avuto modo di ribadire in queste righe, non possiamo che estrapolare una visione sostanzialmente positiva della community intorno a NEO, che sta supportando il progetto con crescente interesse. Peraltro, NEO dovrebbe potersi ritenere sufficientemente al sicuro non solamente da problemi endogeni, quanto anche da quelli esogeni: le regolamentazioni sul mondo delle criptovalute sembrano infatti escludere almeno in buona parte questo progetto, che fin dalla sua nascita ha collaborato attivamente con le istituzioni cinesi per potersi garantire una linearità con le norme del momento.

Per quanto concerne il prossimo futuro, dunque, è molto probabile che non solo NEO possa effettivamente rientrare all’interno del cluster delle prime 10 criptovalute al mondo per capitalizzazione, ma possa bensì ritagliarsi uno spazio di grande rilievo come leader innovativo nel settore. A questo punto non ci rimane che consigliarvi di dare un costante sguardo alla parabola evolutiva di NEO. Siamo sicuri che ne varrà la pena, e che potreste trovare ben più di qualche sporadica motivazione per poter partecipare al business di questa criptovaluta!

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